IL FOTOCLUB VINCI IN VIAGGIO A MARRAKECH
Nel dicembre scorso, con i compagni di viaggio del Fotoclub Vinci ho avuto l’opportunità di visitare, fotografare e conoscere un paese e una cultura diversa dalla nostra, ma con la quale siamo legati da secoli, sia di crescere non solo come appassionato di fotografia, ma prima di tutto come persona. Il Fotoclub Vinci è un’associazione nata 3 anni fa, presso il Circolo O. Ristori di Spicchio – Vinci (www.fotoclubvinci.it) dall’iniziativa di un gruppo di ragazzi appassionati di fotografia, con lo scopo di diffonderne e incentivarne la cultura sul nostro territorio, organizzando corsi, workshop, viaggi e concorsi fotografici aperti ai soci e non.
Il viaggio a Marrakech rappresenta proprio una delle attività rivolte ai soci del club: un workshop fotografico, dove è possibile sperimentare e mettere alla prova tutte le nozioni apprese durante i corsi e le attività del club. Marrakech è una delle più grandi città del Marocco con circa un milione di abitanti, situata nel centro sud del paese a circa 150km dalla costa atlantica.
Fondata nel 1062 d.C., fin dai primi secoli si caratterizzò per il colore rosso delle pareti degli edifici. Per questo è conosciuta anche come “città rossa” o “città d’ocra”. Fin da subito si affermò come importante centro culturale, religioso ed economico del Maghreb e dell’Africa sub-sahariana. Nel XVI secolo divenne capitale del regno. In quel periodo la città venne abbellita dal sultano Ahmad al-Mansur con edifici suntuosi visitabili ancora oggi, come per esempio il palazzo El-Badi (1578).
Il viaggio inizia però con l’arrivo all’Aeroporto Menara nel tardo pomeriggio del 6 dicembre e prosegue con l’ingresso nella piazza principale Jemaa el Fna di notte, gettandoci immediatamente in un mondo e in una cultura diversa e affascinante. Gli odori e i colori dei cibi venduti nelle bancarelle, i rumori e le voci delle persone che si ritrovano la sera nella piazza, la musica ci hanno rapito e affascinato.
Il secondo giorno ci siamo spostati sulla costa atlantica ad Essaouira, villaggio di pescatori a 170 km da Marrakech. Il tradizionale mercato del pesce con i suoi rituali, i suoi prodotti, le sue tradizioni, ci ha permesso di poter assaporare un pezzo di una cultura lontana che sopravvive fino ad oggi. Il terzo giorno abbiamo visitato la medina (la città vecchia) di Marrakech alla scoperta delle meraviglie storiche di questa città, come il palazzo del sultano, le tombe Sadiane, la scuola coranica e per finire il giardino di Majorelle.
Il giorno successivo invece ci ha riservato viste mozzafiato e paesaggi fantastici, attraversando le montagne della catena montuosa dell’Alto Atlante e dopo quasi 200 km siamo giunti ad Ourzazate, città famosa per gli studi cinematografici e per essere scenografia, assieme alla vicina Ait Ben Haddou, di numerose produzioni cinematografiche Hollywoodiane.
Ripercorrere i luoghi e paesaggi di alcuni film visti al cinema, conoscere gli abitanti del luogo ci ha permesso di scoprire altri aspetti della cultura e della vita delle popolazioni di questo paese. Infine l’ultimo giorno la visita senza guide locali, per la città di Marrakech, con i taxi alla scoperta della città nella zona delle concerie e attraverso i mercati della medina, i souk, dove si possono trovare splendidi prodotti dell’artigianato locale, e per i quali però è necessario contrattare il prezzo così da rispettare sempre a pieno le tradizioni locali.
Articolo pubblicato nell’edizione di Gennaio/Febbraio 2017 del bimestrale “Orizzonti Cerreto-Vinci
Nessun Commento